Venerdì 20 luglio
Saluzzo, Casa Cavassa – ore 18.00

Concerto-aperitivo Concerto di viole da gamba

Lorenzo Citraro
Carolina Egüez
Lukas Schneider

Saluzzo, Antico Refettorio di San Giovanni – ore 21.00

J.S. Bach – I Concerti

Il programma presenta una selezione del ricchissimo repertorio di concerti composti da J.S. Bach.
Si inizia con il Concerto in Do maggiore BWV 1061 per due cembali: al clavicembalo J.S. Bach dedicò un gruppo imponente di concerti solistici. Tutti questi concerti risalgono al medesimo periodo, ovvero gli anni 1727-36, trascorsi a Lipsia, e si presentano in sostanza come un blocco compatto di composizioni, dall’altissimo valore non solo per la qualità del contenuto musicale, ma anche per avere impresso un nuovo corso alla storia dello strumento a tastiera. In precedenza infatti il cembalo, all’interno di una composizione concertistica, era sempre relegato nel compito di realizzazione del basso continuo, dunque di “accompagnamento”, mentre nei concerti bachiani il cembalo viene per la prima volta “promosso” al ruolo di solista, aprendo così inesplorati e fertilissimi orizzonti al genere del concerto.
Probabilmente il Concerto in do maggiore per due cembali BWV 1061 è l’unico del gruppo a non derivare da concerti per altri strumenti ed essere quindi opera originale. Inoltre, mentre in altri concerti per due cembali, questi si contrappongono come un blocco omogeneo al gruppo orchestrale, in BWV 1061 i cembali operano un continuo dialogo fra di loro, che sottrae spazio e importanza all’orchestra.
Il programma prosegue con il Concerto in La minore BWV 1041 per violino: Bach compose probabilmente una decina di concerti per violino e orchestra, ma a noi ne sono giunti soltanto tre, tra cui quelli musicati questa sera. I concerti originali risalgono al periodo di Köthen, intorno al 1720, quando Bach era maestro di cappella della corte e direttore della musica da camera del principe Leopold e poteva disporre di un ottimo violinista qual’era Joseph Spiess. Il violino funge, ovviamente, non come strumento solista in senso moderno, ma come violino concertante, cioè rivaleggiante in bravura con gli altri.
Segue il Concerto in Re minore BWV 1052 per cembalo, certamente fra i più noti di Bach: questo, come molti altri, è giunto a noi nella trascrizione per clavicembalo, trascrizione che Bach operò durante gli anni trascorsi a Lipsia su opere per violino o flauto e orchestra, opere scritte precedentemente durante la sua permanenza a Köthen (1717-1723). Non si tratta però di semplici arrangiamenti: Bach lavorò con estrema meticolosità alle parti solistiche, talmente raffinate da rendere le trascrizioni per clavicembalo delle vere e proprie reinterpretazioni dei concerti originali. Qui il clavicembalo è costantemente impegnato in un lavoro che alterna momenti di assoluto protagonismo ad altri di più stretta connessione con le maglie del discorso generale.
Il programma si chiude con il Concerto in re minore BWV 1043 per due violini: in tutti e tre i movimenti i due violini concertanti, così come li chiama Bach, si muovono su un piano di parità, scambiandosi trame melodiche e contrappuntistiche con assoluta regolarità e precisione di scansione ritmica.

1.
Concerto in Do maggiore BWV 1061 per due cembali
(allegro) – adagio ovvero largo – fuga

Francesco Corti e Dmytro Kokoshynskyy clavicembalo

I solisti dell’Accademia La Chimera:
Pablo Valetti e Anna Maddalena Ghielmi violino
Karolina Habalo viola
Emanuele Abete violoncello

2.
Concerto in La minore BWV 1041 per violino
(allegro) – andante – allegro assai

Pablo Valetti violino e maestro concertatore
Orchestra Accademia La Chimera

3.
Concerto in Re minore BWV 1052 per cembalo
allegro – adagio – allegro

Francesco Corti clavicembalo

I solisti dell’Accademia La Chimera:
Pablo Valetti e Anna Maddalena Ghielmi violino
Karolina Habalo: viola
Emanuele Abete: violoncello

4.
Concerto in re minore BWV 1043 per due violini
vivace – largo ma non tanto – allegro
Concerto in re minore BWV 1043 per due violini
Anna Maddalena Ghielmi e Margherita Pupulin violini
Orchestra Accademia La Chimera
Pablo Valetti maestro concertatore

Francesco CORTI
Nato ad Arezzo in una famiglia di musicisti, studia Organo e Clavicembalo presso i conservatori di Perugia (W. van de Pol), Ginevra (A. Fedi) e Amsterdam (B. van Asperen). Si vede assegnato il primo premio assoluto al XVI Concorso J. S. Bach di Lipsia nel 2006 ed un secondo premio al concorso di musica antica di Bruges nel 2007. Come solista e in formazioni da camera, suona in alcune delle sale più famose al mondo, in Europa, negli Stati Uniti, in America Latina, Estremo Oriente e in Nuova Zelanda. Dal 2007 è continuista e solista in seno a Les Musiciens du Louvre, diretti da M. Minkowski. Dal 2015 dirige regolarmente questo Ensemble, in un repertorio che va da A. Scarlatti a Mozart. È inoltre invitato come direttore da Ensemble come l’orchestra Il Pomo d’Oro, Holland Baroque Society e la Nederlandse Bach Vereniging. Insegna regolarmente in masterclasses in Europa, Asia e America. Dal 2016 è professore di clavicembalo e basso continuo alla Schola Cantorum Basilensis.

Anna Maddalena GHIELMI
Anna Maddalena Ghielmi, nata a Varese nel 1999, è cresciuta in una famiglia di musicisti e ha iniziato a quattro anni lo studio del violino con il metodo Suzuki, sotto la guida di Anna Modesti.
Successivamente ha studiato presso la Civica Scuola di Musica di Milano nella classe di Carlo Feige e dal 2016 al 2018 ha continuato i suoi studi al “Chetham’s School of Music” di Manchester con Jan
Repko. Ha iniziato ad allargare le sue esperienze musicali partecipando a progetti con orchestre giovanili, suonando anche il violino barocco. Ha frequentato masterclass con Lukas Hagen, Stephan Barratt-Due, Alf Richard Kraggerud e Tasmin Little. Ha inoltre partecipato al progetto orchestrale estivo dell’ensemble Concerto Koeln sotto la guida di Mayumi Hirasaki. Il violino l’ha portata in molti stati d’Europa: in Svizzera, Germania, Austria, Olanda, Gran Bretagna e Norvegia. Inoltre, a maggio 2018, ha suonato con “La divina Armonia” in una tournée in Giappone.

Dmytro KOKOSHYNSKYY
Nato nel 1997 a Kiev, in Ucraina. Dopo aver terminato gli studi in pianoforte, violino e canto alla scuola musicale “L. Revutsky” di Kiev nel 2014, è entrato all’Istituto musicale “R. Glier” di Kiev, dove ha studiato pianoforte con la Prof.ssa Juliana Yablonska e clavicembalo con la Prof.ssa Olena Zhukova. Ha partecipato a master classes di pianoforte e clavicembalo tenute da musicisti quali Elzbieta Stefanska, Boris Bloch, Jean Rondeau, Olga Paschenko, Johannes Keller ecc. e in Ucraina ha vinto numerosi concorsi pianistici regionali e nazionali. Nel 2016 e nel 2017 ha preso parte a conferenze e concerti per la radio ucraina. Dal 2017 studia clavicembalo con Francesco Corti alla Schola Cantorum Basiliensis.

Margherita PUPULIN
A quattro anni comincia lo studio del violino sotto la guida di Anna Modesti. A nove, incuriosita dal mondo della musica barocca, prosegue gli studi con Riccardo Minasi, violinista e direttore d’orchestra italiano, grande virtuoso del repertorio barocco e classico. Trasferitasi a Torino per continuare gli studi presso il conservatorio “Giuseppe Verdi”, si diploma con lode sotto la guida di Enrico Groppo. Al 2010 risalgono le prime collaborazioni con l’Ensemble La Chimera, col quale Margherita si esibisce nei più prestigiosi spazi e festival europei. Ha collaborato con formazioni ed ensembles italiani ed europei in produzioni cameristiche, sinfoniche e liriche. Ha partecipato a
corsi e masterclass con maestri del calibro di Stanley Ritchie, Enzo Porta, Bruno Giuranna e Pablo Valetti. Il 25 marzo 2014 è uscito il primo disco che Margherita ha registrato con l’ensemble La Chimera: Misa de indios, edito dalla casa discografica “La Música” a Parigi.
Dal 2014 affianca all’attività di musicista quella di attrice, essendo parte integrante dello spettacolo Peer Gynt della compagnia teatrale Dream Theater diretta da Irina Brook . Il 13 aprile 2018 è uscito il secondo album registrato con l’ensemble La Chimera: Gracias a la vida, accolto calorosamente dalla critica e in punta alle classifiche “Fnac classique” sin dal terzo giorno dall’uscita.

Pablo VALETTI
Formatosi presso la Schola Cantorum di Basilea, è apparso regolarmente come solista o primo violino con importanti ensembles barocchi e orchestre di scene internazionali – Les Arts Florissants Le Concert des Nations, Concerto Köln, Hesperion XXI. Inoltre è stato regolarmente invitato a dirigere l’Orchestra Barroca de Sevilla e si è dedicato all’insegnamento nella Escola Superior de Musica de Catalunya a Barcellona e il Conservatorio di Nizza.
Suona un violino Giovanni Battista Guadagnini del 1758.
Nel 1999 fonda, insieme con Céline Frisch, Café Zimmermann, una delle più importanti ensemble barocche in Europa e da allora si dedica interamente a tale progetto artistico: l’ensemble riunisce solisti che vogliono riportare in vita l’atmosfera artistica trasmessa dall’istituzione di Gottfried Zimmermann a Leipzig nel XVIII secolo; dal 2011 l’ensemble ha sede al Grand Theatre de Provence e nel corso degli anni il gruppo si è esibito in alcune delle più rinomate sale concerti e festival internazionali.