IL MARCHESATO OPERA FESTIVAL
presenta

Lunedì 19 febbraio 2018
TEATRO ASTRA – via Rosolino Pilo 6, Torino

Ore 19.30
La Città di Saluzzo e la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale presentano
il MARCHESATO OPERA FESTIVAL 2018

Per la prima volta il Marchesato Opera Festival si “presenta” a stampa e pubblico con una conferenza stampa torinese, in occasione della messa in scena de “Il borghese gentiluomo”.
Si vuole raccontare un festival di musica antica e un palco d’eccezione, il territorio del saluzzese, con i suoi castelli, le sue bellezze architettoniche che, per una settimana, tra 16 il 22 luglio, diventeranno palco di una affascinante kermesse musicale ideata dal Comune di Saluzzo, con la Direzione Artistica di Ivano Scavino, e la collaborazione di Sabina Colonna Preti e Corrado Rollin.

Il Comune di Saluzzo, Davide Livermore, Corrado Rollin e Sabina Colonna-Preti insieme a Eduardo Egüez – Ensemble La Chimera danno inizio al primo MOF, nel dicembre 2012. Il progetto è quello di portare in luoghi storici e affascinanti la musica antica, in una settimana di appuntamenti concertistici ma anche di spazi formativi, grazie alla presenza a Saluzzo della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale.
Nasce così l’idea di fondare un’accademia di formazione barocca per i giovani. Dal seno dell’orchestra internazionale per la pace Pequeñas Huellas, in collaborazione con l’ensemble La Chimera, nasce l’Accademia La Chimera, orchestra giovanile barocca internazionale che si ritrova ogni anno a Saluzzo durante la settimana del Moss per approfondire repertori dell’epoca rinascimentale e barocca.
Per l’occasione torinese sono stati selezionati alcuni ragazzi che hanno scelto di dedicarsi allo studio della musica barocca su strumenti originali e che da anni partecipano ai corsi di formazione che si tengono a Saluzzo durante la settimana del MOF, con maestri provenienti dalla scena internazionale. Tra loro, Pablo Valetti, violinista concertatore in quest’occasione, direttore del famoso ensemble francese Café Zimmermann.

A seguire

Ore 21.00
Le Bourgeois Gentilhomme
comédie-ballet (1670)

musica di J.B.Lully – testo di Jean Baptiste Poquelin, detto Molière

traduzione e adattamento di Corrado Rollin
Orchestra Accademia La Chimera
Massimiliano Toni direttore
Deda Cristina Colonna coordinamento registico e voce recitante
Impianto d’ombre Compagnia alTREtracce – Torino
Massimo Arbarello, Fabio Bellitti, Sebastiano Di Bella

Nel 1912 Strauss compose le musiche di scena per il rifacimento del “Borghese Gentiluomo” di Moliere e Lully ad opera di Hugo von Hofmannsthal, che semplificò la trama ed introdusse figure della commedia dell’arte. L’edizione 2017 del Marchesato Opera Festival, dedicata proprio a Lully, si è chiusa con la produzione di questa opera. Ecco il motivo per cui il 19 febbraio si andrà in scena!

Si tratta di un’opera musicale in 5 atti alla quale Molière e Lully lavorarono assieme e di comune accordo per realizzare un progetto che doveva offrire alla corte uno straordinario e complesso divertimento fatto di balletto, musica, canto, recitazione. Purtroppo al successo strepitoso delle prime rappresentazioni (1670) seguì un declino progressivo dell’opera che venne di secolo in secolo trasmessa più come testo teatrale che come opera musicale, salvo attirare la produzione di nuove partiture musicali che avrebbero sostituito quella originale ad opera di musicisti come Gounod (1858) o Jolivet (1951).
L’allestimento per il MOF 2017 ha riproposto la versione pressoché completa dell’opera, avvalendosi di artisti di assoluto prestigio internazionale sotto la direzione di Massimiliano Toni e la partecipazione di attori professionisti, nonché della Compagnia alTREtracce di Torino, specializzata nel teatro d’ombre. La regia è stata curata da Deda Cristina Colonna.

Il Festival
Il Marchesato Opera Festival è una rassegna concertistica nata nel 2012 per volontà dell’Assessorato alla Cultura della Città di Saluzzo con l’obiettivo di alimentare la vocazione musicale della Città valorizzandone la storia (che evoca tradizioni e personaggi di livello europeo) ed il patrimonio artistico (che mette a disposizione luoghi di straordinaria bellezza, a partire dalla Castiglia, l’antico castello dei Marchesi).
“Saluzzo, città della musica” è il punto finale di un articolato programma musicale che, a partire dalla Scuola di Alto Perfezionamento Musicale e dal Centro di ricerca e documentazione dell’Istituto dei Beni musicali in Piemonte, arriva ad una fitta rete di appuntamenti musicali di rilievo che costellano la programmazione culturale annuale.

La politica culturale e turistica della Città di Saluzzo si muove nell’ambito del progetto “MOVE – Terre del Monviso e delle Valli occitane” che dal 2015 si pone l’obiettivo di sviluppare una promozione culturale e turistica integrata e coordinata tra le diverse realtà inserite in quest’area territoriale.
Ecco perché la musica antica trova collocazione naturale non solamente negli antichi palazzi dell’antica Capitale, ma si muove tra luoghi di grande fascino e prestigio storico, in Italia come sul versante francese che guarda al Monviso. Il Castello di Lagnasco, il Palazzo Sarriod de la Tour a Costigliole Saluzzo, la Cappella Marchionale di Revello, la Chiesa Cattedrale di Embrun sono alcuni gioielli aperti alla musica.
In Saluzzo protagonisti diverranno l’Antico Palazzo Comunale, il chiostro della Chiesa di San Giovanni, la Sala Giuseppe Verdi dell’ex monastero dell’Annunziata, ora sede della Fondazione Scuola APM, i Musei cittadini e il Teatro Magda Olivero, oltre ovviamente alla Castiglia, tradizionale sede di una delle serate del MOF.
Ecco che il palco di questo Festival diventa un vero e proprio “spettacolo”, questa volta architettonico e storico, spazi da visitare e conoscere, nei quali ascoltare e godere di una musica che ha travalicato i secoli.
In sei edizioni sono stati ospitati a Saluzzo artisti provenienti da tutto il mondo che hanno dato vita ad alcune tra le più significative pagine della Musica Rinascimentale e Barocca.

Festival Richard Strauss
Dopo il successo del Festival Alfredo Casella, che nel 2016 si è aggiudicato il Premio Abbiati dell’Associazione Nazionale dei Critici Musicali per l’originalità del progetto, e del Festival Antonio Vivaldi l’anno scorso, il 2018 è l’anno di Richard Strauss. Al compositore tedesco più in vista e di successo nella prima metà del Novecento viene dunque dedicato il terzo festival monografico, interdisciplinare e collegiale realizzato a Torino: interdisciplinare perché nei 33 appuntamenti che lo costituiscono sono coinvolte più forme artistiche; collegiale perché tutto il programma è frutto di una vasta sinergia che coinvolge circa trenta istituzioni culturali. Richard Strauss (1864-1949) ebbe un forte legame con l’Italia e la sua cultura, come testimonia la mostra documentaria allestita per l’occasione e che significativamente inaugura il Festival. E tra i moltissimi luoghi che frequentò, Torino può vantare diverse presenze del compositore in veste di direttore d’orchestra e soprattutto le prime italiane di due opere: Salome – sino ad allora mai rappresentata fuori dei Paesi di lingua tedesca, con il debutto dell’autore sul podio di un teatro italiano – e Ariadne auf Naxos. Tratta da Wilde e causa di notevoli scandali, la Salome consacrò Strauss come compositore per il teatro e in questo programma, oltre a essere messa in scena, è al centro di alcuni incontri, un convegno internazionale, tre pellicole cinematografiche basate sul medesimo soggetto e un nuovo spettacolo di prosa. Altre opere si possono ammirare in video, e non mancano omaggi a quel repertorio barocco francese che è stato oggetto di gustose trascrizioni da parte di Strauss.
Nell’arco di tre settimane si potranno ascoltare dal vivo, insieme all’opera citata, oltre 50 composizioni tra musica sinfonica, da camera e vocale: un panorama capace di restituire un ampio ventaglio temporale e stilistico della produzione di Strauss, debitrice al mondo musicale tedesco e capace al contempo di aprirsi alle esperienze europee del Novecento.

Ingresso gratuito